top of page

IRIS: significato, miti, leggende

  • La Sarins
  • 29 apr 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

L’iris prende il nome dalla messaggera degli dei, figlia del dio marino Taumante e della ninfa oceanina Elettra, porta la bellezza del Paradiso in terra, e scendeva dal cielo lungo l’arcobaleno (iris deriva dal termine greco che significa “arcobaleno”) , sorella delle tre mostruose Arpie donne-uccello, Iris era raffigurata come una radiosa giovane donna con o senza ali sulle spalle e ai piedi, con le vesti svolazzanti dalle evanescenti sfumature luminose dell'arcobaleno, mentre era di corsa o in volo, portando a volte in mano il caduceo (il ramo di ulivo che connotava gli araldi in attività).

Questa dea greca accompagnava le anime delle donne defunte ai Campi Elisi, motivo per cui gli iris viola venivano posti dai greci sulle tombe delle loro famigliari.


Gli antichi Romani mettevano grandi mazzi di iris negli ambienti che desideravano

purificare dalle energie negative; mentre in Asia orientale era considerato un vero e proprio talismano contro ogni maleficio.

Il fiore di iris, retto e proteso verso il cielo, il Giappone è simbolo di longevità, purifica corpo, protegge la casa e famiglie dalle malattie e dal male.


Il popolo Navajo, nativo del nord America, preparava il decotto di iris ad uso emetico. I rizomi secchi venivano utilizzati in infusione come antidolorifico (mal di denti, alle orecchie, ecc.) e, ridotti in polvere, come antisettico in caso di ferite.

Alle Hawaii, foglie o fiori davano il colorante blu per i tatuaggi; la poltiglia delle foglie macerate con sale, zucchero e spezie serviva per pulire e curare la pelle.


In India, l’iris era assunto come diuretico, antielmintico, e rientrava in un preparato vegetale per il trattamento delle malattie veneree. I rizomi essiccati masticati aiutavano i bambini nel periodo della dentizione, ma erano anche utilizzati per mantenere l’aroma della birra nei barili in Germania e il bouquet del vino nelle botti in Francia. Durante il Rinascimento, le radici di iris infilate in una corda profumavano l’acqua bollente per lavare la biancheria.


Rappresenta la trasformazione, l’armonia, l’equilibrio fra qualità maschile e femminile, i petali morbidi e delicati, le foglie invece simili ad una spada. Fiore simmetrico, si compone di tre petali interni eretti e tre petali esterni che ricadono.


A livello spirituale invita a superare il dualismo corpo-materia , l’energia dell’iris ci aiuta quando desideriamo entrare in uno stato di contemplazione, sviluppare le nostre capacità psichiche.


In fitoterapia è un ottimo antinfiammatorio, diuretico e lassativo. Ha benefici sull’umore, combatte la depressione, la stanchezza e la difficoltà di concentrazione.

In cosmesi è ottimo come tonico in caso di pelle grassa.


Un mazzo si iris in casa dona coraggio e aiuta a superare le avversità, allontana la malinconia, armonizza le energie, purifica gli ambienti, colma i dolori del cuore.

Disponibile in tantissime varietà come i colori dell'arcobaleno, oltre al bianco più puro, l’iris viene denominato ‘farfalla porpora’ dai cinesi per i vistosi petali posti a ventaglio svolazzanti sotto il soffio della brezza.

In particolare, il fiore di iris viola è considerato simbolo di sapienza; bianco simbolo di purezza; blu di fede e di speranza.

 
 
 

Comments


Post: Blog2_Post
bottom of page